Erano mesi che promettevo a ErbaViola questa ricetta, che aveva gradito. Eh già, dopo anni di suppliche la mitica si è palesata alle Venus In Fur in quel di Badia Polesine (Ro), a inizio giugno, con una vivacissima presentazione de ‘Scappo dalla città’. O meglio: con tante idee pratiche per vivere con leggerezza e gioia.
Naturalmente, con i miei tempi biblici..arrivo per i ricacci autunnali! Se avete tenuto sfalciata la vostra Plantago, le piogge settembrine ve l’avranno fatta rinascere freschissima e croccante.
Ingredienti per 10-15 porzioni:
250 gr farina di ceci
750 ml acqua
180 gr miglio
150 g di piantaggine
brodo vegetale*
mezza cipolla rossa
1 carota
una manciata di noci
olio extravergine d’oliva
alloro
sale marino integrale
Procedimento
La sera prima mettete a bagno la farina di ceci con l’acqua. Mescolate bene e lasciate riposare. Schiumate e mescolate quando passate di lì.
L’indomani mondate e tritate la piantaggine, la cipolla e le noci. Saltate in un velo d’olio la cipolla, unite la piantaggine. Sfumate con poco vino rosso. Cuocete rapidamente affinché resti di un bel colore verde vivo, spegnete e condite con le noci.
Lavate bene il miglio sotto acqua corrente. Scaldate un velo d’olio in una pentola, unite l’alloro e il miglio. Tostate. Versate il brodo vegetale in volume doppio rispetto al miglio, lasciate cuocere al dente. Condite con la piantaggine e rovesciate su un vassoio d’acciaio, in uno strano sottile. Lasciate raffreddare e sgranate con una forchetta.
Condite la farina di ceci con un cucchiaio di olio e mezzo cucchiaino di sale, mescolate bene. Versate il ripieno, amalgamate con cura. Versate in stampini da muffin. Infornate a 190° per 40′. Lasciate raffreddare e sformate.
Trucchi e astuzie:
- se avete fretta, potete preparare il miglio cotto e condito già dalla sera precedente. Conservate in frigorifero fino al momento di cuocere gli sformatini.
- se volete congelarli, inseriteli in freezer dopo averli disposti su un vassoio di carta. Dopo qualche ora, sono pronti per essere riuniti in sacchettini. Durano anche per 3 mesi. E’ un metodo che sconsiglio sempre per ovvie ragioni di impatto ambientale, ma piuttosto che vedervi finire in una rosticceria non veggie..
Versate la minestra in ciotoline individuali e sovrapponete la salvia, servite.
Ovviamente, questo post partecipa alla raccolta 100% Vegetal Monday de ‘La Cucina della Capra’!
Partecipo inoltre a Salutiamoci, che questo mese ha per tema noci e nocciole.Blog ospitante è Le Madeleines di Proust, vi invito a partecipare!
Essendo la piantaggine un’edule spontanea, inserisco questa ricetta nella raccolta di Fitoalimurgia, che cresce di giorno in giorno! Qui le regole per partecipare 🙂
Curioso della mia libreria Anobii?
Eccone una parte: http://www.anobii.com/neofrieda79/books
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Me li ricordo questi sformatini! buonissimi!
Bellissimo pomeriggio anche per le bimbe 🙂
Pingback: 100% vegetal monday | La Cucina della Capra
Ecco, per esempio adesso mi domando (esempio delle mille domande che avrei sulla raccolta erbe mangerecce): della piantaggine cosa si usa per questa ricetta? Grazie 🙂
Le foglie, meglio se prima della fioritura!
Grazie! Smack!
Ehm, domanda n. 2…se prima della fioritura, allora solo foglie giovani o anche molto vecchie? (E’ una domanda stupida?)
Non è stupida, perché? Consiglio le più giovani perché più gustose, meno fibrose, meno amare. Baci!
Che ricambio di cuore!! 🙂
lo sai di essere un genietto vero?a parte quel…schiumate e mescolate quando passate di lì.mi ha fatto ridere un sacco.rende troppo l’idea di una che sta facendo mille cose insieme e quando si ricorda, mescola.
la ricetta mi intriga molto.Però da ignorantona quale sono ancora su alcuni argomenti, posso chiederti perchè il freezer è dannoso come impatto ambientale?no, perchè io ce l’ho e cavoli, non mi ero ancora posta il problema.
dura vita quella di noi vegani.uff.
un abbraccio
Oltre al processo di produzione e di smaltimento, banalmente..consuma energia elettrica! Inoltre, non sempre si ha l’accortezza di usare contenitori riciclabili e/o biodegradabili come i classici sacchettini di carta. Però non voglio demonizzare, io per prima lo uso molto perché me lo sono trovata in casa e perché, viste le abitudini dei miei, l’alternativa sarebbe acquistare del confezionato. Un abbraccio 😀
si, infatti anch’io ho il frigorifero con sotto la celletta per congelare.io congelo i prodotti dell’orto di mio papà per l’inverno, tipo fave, piselli, pomodori.
ora sto valutando l’essicatore.
comunque, capito il concetto.
Io me ne ero costruita uno a energia solare, ma dalle mie parti non basta. Fatto salvo che non era certo l’optimum come tecnica, avrei dovuto lavorarci di più. Cerco sempre di proporre, quando mi chiamano a tenere corsi (molti più di quelli che vedi inseriti..tanti mi chiedono di non divulgare il materiale che do agli iscritti) , ricette che prevedano solo l’essiccazione al sole. Io l’ho acquistato e lo sto usando moltissimo, più per seccare in senso stretto che per cucinare ricette crudiste particolari.
Ho infatti la piantaggine nell’orto, questa meraviglie saranno presto anche mie! Baci 🙂
Se la provi, fammi sapere! Un abbraccio
Questa ricetta me la segno…devo vedere se ho ancora del miglio…la piantaggine sicuramente la troverò ancora in giardino:-) Io di solito la taglio molto sottilmente e la mangio cruda assieme ad altri tipi di insalata:-)
Sì..quando è molto giovane, specie la lanceolata, sa di fungo porcino 😀 Fammi sapere se la provi!
quante cose che sto imparando con Salutiamoci, non smetterò mai di dirlo.
e la mia dispensa si sta riempiendo di cose bellissime.
grazie.
buona serata
Grazie a te! Un abbraccio.
Grazie cara, so che ti ho già ringraziata su fb, nell’altro post e messaggi ma vale la pena aggiungere un altro grazie perché gli sformatini erano davvero deliziosi!!! :-*
❤
Che bonta’!!! 🙂
Se li provi fammi sapere 😀 benvenuta!
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