Presentata in quest’occasione, approfitto della torta per introdurre il prossimo appuntamento, ovvero la Happy Venus Easter. Vi aspettiamo domenica 24 marzo, ore 18.30, a Badia Polesine.
Organizzato nei minimi dettagli dal Boss, è un momento per ritrovarci e festeggiare a modo nostro, ovvero cruelty-free. Ma soprattutto ci piacerebbe fosse l’occasione per incontrare chi ancora non conosce la scelta veg*. Per cui partecipate e diffondete! Come potete vedere si sono decisi prezzi popolari. Il menù è ricchissimo e curato nei minimi dettagli.
La ricetta!
Per le proporzioni secco/umido ho ripreso quelle della celeberrima Torta Isabella e anche questa volta han funzionato.
Ingredienti:
raccomando la scelta di alimenti biologici e Fairtrade quando non è possibile trovarne a km zero
240 ml (1 cup) fagioli cannellini già lessati
240 ml uvetta
120 ml (1/2 cup) farina di riso integrale
120 ml farina di mais integrale
120 ml malto di mais*
120 ml bevanda di soia al naturale
60 ml cacao amaro
60 ml cioccolato fondente al 74%, grossolanamente tritato
una pera grattugiata
scorza grattugiata di un’arancia
2 cucchiaini (2 tsp) lievito bio a base di cremortartaro
sale marino integrale
*ovviamente il malto di mais non è gluten-free, sostituitelo se ospiti celiaci con uno sciroppo di riso certificato gluten-free
Procedimento:
Ammollare l’uvetta per un paio d’ore: ciò le consentirà di sfaldarsi in cottura, contribuendo a dolcificare la torta. Frullare i fagioli con il malto. Unire, setacciando con cura, le farine, il lievito, il sale e il cacao. Diluire versando la bevanda di soia. Completare con l’uvetta strizzata e con i restanti ingredienti. Amalgamare con attenzione. Versare in una tortiera tonda di diametro 22 cm, livellare. Infornare a 175° per 40′, ruotando a metà cottura. Servire fredda, accompagnata da una tisana di gusto delicato come la melissa o l’achillea. Il cioccolato, fondendo durante la cottura e allargandosi all’impasto circostante, determinerà un effetto gradevolissimo.
Questa ricetta partecipa al Contest Rice Blogger 2013
Ah, ecco l’ingrediente segreto! I cannellini! Grazie anche per questa ricetta che proverò in breve!
Aspetto le tue migliorie! I legumi cotti con l’amido che contengono mi sono sempre piaciuti come legante, molto più dell’amido di mais purificato.Ovviamente sono perfetti per dolci dall’aspetto bagnatino 🙂
Una torta fatta con i cannellini la vorrei proprio provare! Me ne offri una fetta? 😉 Un saluto affettuoso 🙂
Assolutamente sì!
La torta coi cannellini? Da non crederci! Ma io sono come San Tommaso e se non vedo non credo per cui dovrò provarla per forza!
Fammi sapere come la trovi! Di solito tenere segreto l’ingrediente è il punto di forza 😉 Se vai nella sezione ‘materiale scaricabile’ trovi vari incontri a tema ‘Legumi’ tenuti da me e di alcuni ho caricato il pdf, ho sempre presentato anche i dolci. Nel vecchio sito c’è questo http://passatotralemani.blogspot.it/2011/02/budino-della-mammafelice.html Abbracci!
Per la verità ho anche un’altra ricetta particolare con i cannellini, ma le ricette lette sui libri mi convincono sempre meno rispetto a quelle delle foodblogger! In questa ricetta si chiede di utilizzare dei cannellini senza pelle (????) oppure frullati e messi in acqua sempre per eliminare la pelle! Tu ne sai niente di questo procedimento!
Cannellini senza pelle (decorticati): mai visti in vendita, neppure in negozi orientali. Una volta nella vita ho avuto la masochista idea di decorticarli prima della cottura, stavo per partire e dovevo portare con me il cibo per Ipazia che iniziava gli assaggini. non lo farò più, giuro ;-)Secondo la mia esperienza, cotti a lungo cedono la buccia sulla superficie del liquido di cottura.
Sono d’accordo con te sull’affidabilità, le mie blogger mito sono il mio punto di riferimento. Oltre ai miei insegnanti di cucina, s’intende!
Fammi sapere come va. Io uso tantissimo i legumi anche nelle varie versioni di veghella